.. continua da Ansia e depressione: il male di vivere - 1a parte

Il Disturbo Affettivo Stagionale

C’è poi un tipo di depressione caratteristica dei mesi invernali – il SAD, Disturbo Affettivo Stagionale – una condizione di disagio psicologico legata alla scarsità di luce solare, alla scarsa esposizione alla luce solare nei mesi invernali, e che trova giovamento in una combinazione di essenze: Mustard per la malinconia, il senso di tristezza e inquietudine; Scleranthus per la ciclicità di un evento che si presenta a cadenza stagionale; e un fiore del repertorio californiano, St.John’S Worth o Iperico, che agisce positivamente su tutti gli stati depressivi da carenza di luce (questo rimedio viene molto utilizzato nei paesi nordici).

È interessante notare come Mustard e Iperico siano fiori di un intenso color giallo, molto luminosi, esprimono una simbologia di solarità e luminosità.

 

Disturbi ansiosi e panico

I fiori di Bach offrono un aiuto molto valido anche nei disturbi ansiosi, al punto che spesso la loro assunzione consente di attuare – là dove è possibile - una “disassuefazione” da terapie farmacologiche; in persone che assumono ansiolitici, per esempio, si possono inizialmente associare i fiori e poi ridurre gradualmente il dosaggio del farmaco, fino ad eliminarlo. Con un vantaggio innegabile: l’assenza totale di effetti collaterali, di tossicità e di interazioni negative con i farmaci

Rimedi molto utilizzati nei disturbi ansiosi sono Aspen e Agrimony. Aspen agisce sull’ansia generalizzata, senza motivo apparente (quelle che Bach definiva “paure vaghe di origine sconosciuta”), con senso di inquietudine, allarme, agitazione, sonno disturbato, incubi, tremori, tachicardia, mentre Agrimony è utile in caso di forte emotività, tensione, irrequietezza, tortura interiore e angoscia mascherati sotto un aspetto apparentemente allegro (Agrimony è utilissimo in molti stati ansiosi adolescenziali).

Tra l’altro, il tipo Agrimony è un ansioso che tende a reprimere, a rimuovere le emozioni conflittuali, a somatizzare i suoi vissuti, le sue emozioni inespresse, e spesso in questo stato l’ansia è accompagnata da disturbi psicosomatici, da tic nervosi, a volte da bruxismo. Questi rimedi mobilitano una grande forza energetica di risposta, attivano coraggio, calma e lucidità nell’affrontare le situazioni della vita.

Red Chestnut è l’essenza floreale a cui ricorrere in caso di ansia anticipatoria, e preoccupazione eccessiva per gli altri, iperprotettività, angoscia da separazione, mentre Mimulus si conferma il rimedio di elezione per tutti i tipi di fobie e le paure definite “di origine conosciuta”.

Nelle crisi di ansia e panico una combinazione molto utilizzata è quella di Rock Rose e Cherry Plum. Rock Rose offre un aiuto immediato nello stato acuto di panico con tachicardia, senso di soffocamento, sudorazione, tremori, ansia e terrore incontrollabili, mentre Cherry Plum agisce sul terrore di perdere il controllo, di morire o di impazzire. Questi rimedi, associati a Mimulus e Aspen, possono venire impiegati anche per lunghi periodi e costituiscono una combinazione che aiuta a diminuire l’ansia da evitamento, la “paura della paura”, la tensione, e a prevenire l’insorgenza di nuovi attacchi.

Naturalmente il Rescue Remedy - il rimedio d’urgenza o di pronto soccorso del sistema Bach - si rivela efficacissimo nella fase acuta delle crisi d’ansia e negli attacchi di panico. Assunzioni ripetute a breve distanza, anche ogni 5 minuti, aiutano a ridurre il panico, il terrore e i sintomi fisici associati. Nella mia esperienza ho verificato spesso l’efficacia del Rescue anche in applicazione cutanea: 2 o 3 gocce strofinate sulle tempie, sulla fronte, e specialmente sulla gola e sul plesso solare portano in genere un sollievo quasi immediato (molto utile la doppia somministrazione, orale e cutanea).

 

Disturbi ansiosi da stress

Sono poi numerosi anche gli stati ansioso/depressivi causati dallo stress, e in questi casi la floriterapia ci offre alcuni rimedi mirati molto efficaci: questo può anzi essere considerato un campo d’azione elettivo della floriterapia.

Tra i rimedi più utilizzati c’è sicuramente Elm, indicato per le situazioni legate al sovraccarico di responsabilità, alla sensazione di essere schiacciati, sopraffatti dagli impegni e dai doveri, all’dea di non riuscire più a far fronte alle normali attività, con stanchezza, astenia, depressione ansiosa, senso di improvvisa incapacità. Elm in questi casi trasmette una grande ricarica energetica, in genere agisce anche piuttosto velocemente sui disturbi ansiosi.

Può essere utile associare Hornbeam in caso di stanchezza mentale, in particolare da sovraccarico da stimoli, per esempio se c’è uno stato di ansia e tensione nervosa dopo aver lavorato molte ore al computer o a un videoterminale. (Questo rimedio è utile ai bambini o ai ragazzi che passano ore davanti ai videogiochi, alla playstation e possono poi manifestare episodi di forte tensione e ipereccitazione nervosa).

Vervain e Impatiens sono rimedi molto efficaci in molti casi di ansia legata a iperattività. Vervain è indicato per le persone frenetiche, esuberanti, che abusano delle proprie forze e non hanno il senso del limite; tendono a un esagerato dispendio energetico e possono anche manifestare crisi d’ansia con tensioni muscolari e insonnia con difficoltà di addormentamento; mentre Impatiens agisce sullo squilibrio legato all’iperattivismo, all’incapacità di fermarsi, alla tendenza ad accelerare il proprio ritmo esistenziale (queste persone possono andare incontro a episodi di tachicardia).

A tutti i rimedi indicati si può poi associare White Chestnut per i pensieri ossessivi, che molto spesso accompagnano i disturbi ansiosi e depressivi; il rimedio è utile quando c’è tendenza a rimuginare, con pensieri persistenti, circolari, invadenti, un dialogo interno torturante e ininterrotto.

White Chestnut aiuta a rilassare la mente, migliora la concentrazione e può essere utile anche in caso di cefalea.

 

Il principio energetico della floriterapia

Non va dimenticato, naturalmente, che la floriterapia è comunque una cura personalizzata e che i rimedi vanno sempre scelti in base alle problematiche specifiche che emergono dal colloquio.

Grazie al trattamento con i fiori di Bach noi non otteniamo soltanto un risultato puramente sintomatologico. Perché il miglioramento o la scomparsa dei sintomi ansiosi o depressivi sono quasi sempre accompagnati da un processo parallelo di riflessione sul proprio “star male”, di presa di coscienza delle problematiche emozionali e di successiva rielaborazione personale.

Infatti non c’è vera guarigione se c’è solo un ritorno allo stato precedente delle cose.

A mio giudizio è questo l’aspetto fondamentale nella terapia con i fiori di Bach.

Quando spieghiamo al paziente ansioso o depresso il motivo per cui abbiamo prescritto un determinato rimedio, e spieghiamo il principio energetico che il fiore esprime, noi focalizziamo l’attenzione e la riflessione sul disagio, sullo stato emozionale su cui andiamo a “lavorare”.

In questo modo si riesce a stimolare una presa di coscienza, una maggiore consapevolezza individuale. La persona impara a guardarsi dentro, ad ascoltarsi, inizia a dare un senso e un significato al disagio e alla sofferenza, e questo è il primo passo verso un’assunzione di responsabilità riguardo ai propri problemi, una nuova via di comprensione e di elaborazione, di attivazione delle risorse creative (e dentro di noi ce ne sono tante), di cambiamento e trasformazione.